Inquinamento a Pechino: informazioni generali

Il problema dell'inquinamento a Pechino

La capitale della Repubblica popolare Cinese Pechino è attanagliata da fitta coltre di inquinamento che, quasi quotidianamente, impedisce addirittura di vedere il sole.

Le emissioni industriali spropositate sarebbero la principale causa di una situazione che, nel corso del tempo, si aggrava sempre di più e che ha portato il governo cinese nella condizione di valutare misure speciali per tamponare il problema.

 

L’impatto dell’inquinamento sulla salute

 

Man mano che le condizioni ambientali peggiorano, nel corso degli anni, diventano più allarmanti i dati relativi alle condizione di salute dei cittadini di Pechino, i più a rischio sono i soggetti con problemi cardiovascolari, i bambini e le persone anziane; negli ultimi anni sono infatti aumentate considerevolmente le persone che presentano problemi cardiaci e respiratori.

Secondo uno studio effettuato dall’università di Pechino in collaborazione con Greenpeace nell’anno 2012 le persone morte a causa dell’inquinamento tra la capitale, Guangzhou Shanghai e Xian ammonterebbero a più di 5000 e quasi la metà dei decessi sono avvenuti proprio a Pechino.

 

Le misure per contrastare l’inquinamento

 

Nonostante l’obiettivo di ridurre del 2% la quantità di emissioni entro la fine del 2015, il consumo di carbone da parte della Cina ammonta quasi alla metà di quello utilizzato a livello globale e questo non rende ottimisti riguardo la possibilità di risolvere in tempi brevi il problema dell’inquinamento, tuttavia una serie di misure sono state adottate per cercare di tamponare il problema: la municipalità di Pechino ha annunciato l’intenzione di fornire incentivi per l’acquisto di auto elettriche: più di 5 milioni di auto circolerebbero quotidianamente nella capitale e limitare l’emissione di gasi di scarico potrebbe essere un piccolo, quanto necessario, contributo.

Misure speciali d’eccezione sono state adottate in occasione di eventi che hanno attirato l’attenzione della stampa internazionale su Pechino, è il caso dell’incontro del vertice Apec dei Paesi dell’Asia/Pacifico, durata dal al 7 al 12 novembre 2014, durante la quale la capitale della Repubblica popolare cinese ha ospitato il primo ministro giapponese Shinzo Abe, il presidente degli Stati Uniti Barak Obama e quello russo Vladimir Putin.

In occasione di questa settimana il governo ha imposto la circolazione delle auto a targhe alterne, ordinato orari ridotti o la chiusura temporanea delle fabbriche, impedito l’utilizzo di caldaie a carbone e addirittura incoraggiato le compagnie di viaggio a favorire sconti per incitare i cittadini ad allontanarsi dalla città.

 

Conseguenze sulla vivibilità e la quotidianità

 

Oltre ai disagi derivanti dalle misure per contrastare lo smog ed all’impatto disastroso che quest’ultimo ha sulla salute fisica e psicologica, i cittadini di Pechino devono confrontarsi con una numerosa serie di scomodità che sono una diretta conseguenza dell’inquinamento: ritardi o annullamenti dei voli di linea, ridotta visibilità che causa inefficienza dei mezzi di trasporto, peggiori condizioni metereologiche e nei periodi di picco di concentrazione di polveri sottili, la sospensione delle attività sportive scolastiche all’aperto di scuole elementari e medie e l’impossibilità di uscire di casa per i soggetti più esposti a rischio per questioni di salute.

 

Il documentario Under the Dome

 

La giornalista Chai Jing ha autoprodotto, investendo 160mila dollari, un documentario choc riguardante l’inquinamento atmosferico a Pechino che ha ottenuto più di 100 milioni di visualizzazioni in meno di due giorni dalla distribuzione.