Come ogni anno quando si avvicina il Natale ci lasciamo abbagliare dalle luci e dalla promessa di gioia condivisa.
Il Natale è un momento che ci coinvolge tutti, ci ispira e ci incanta, o così crediamo debba essere.
Quando eravamo bambini vivevamo un Natale idealizzato, un Natale di magia e speranza.
Oggi invece, vediamo un realtà che ci sembra ben diversa.
La pressione per il non voler deludere, non poter dire di no, gli eccessi di cibo, impegni sociali, sentimenti.
Tutto accompagnato dall’accumulo di stanchezza di un anno di lavoro e dal doversi sempre mostrare felici a tutti i costi.
La fine dell’anno con la sua frenesia e i suoi eccessi ci lascia sentimenti contraddittori.
Quali sono le cause più comuni?
Se da un lato tutto quello che costituisce il Natale dovrebbe portare serenità dall’altro ognuna di queste cose può generare stress.
Aspettiamo per tutto l’anno questo periodo di vacanze per poterci finalmente riposare, liberi dagli impegni lavorativi e scolastici.
E ci ritroviamo sommersi dai preparativi, sotto pressione per la montagna di cose da fare.
Mentre il tempo sembra volare via e noi cerchiamo di stargli dietro.
Cerchiamo di soddisfare tutti, a discapito del nostro riposo e della nostra salute mentale.
Così ci scervelliamo cercando di trovare il giusto menù tra i gusti le diete e le allergie degli invitati.
La spesa tra giri di supermercati, folla frenetica, lunghe code alla cassa, aumento dei prezzi e ingredienti esauriti.
E quando pensiamo di aver finito ci rendiamo conto di aver dimenticato una cosa di cui non possiamo fare a meno.
I menù sempre più complessi che richiedono ore passate ai fornelli, iniziamo a cucinare il giorno prima, ci svegliamo presto.
Arriviamo al cenone distrutti chiedendoci se è abbastanza, se piacerà, se mangiando troppo ingrasseremo.
Poi ci sono i regali, com’è bello fare un regalo che viene apprezzato.
Trovare un regalo a noi destinato, un biglietto commovente o il pensiero che aspettavamo.
Spesso però può capitare di sentirci in obbligo, o di non avere la possibilità di spendere troppo.
Ad alcuni non sappiamo cosa regalare, per altri non troviamo quello che cerchiamo.
Non vorremmo mai deludere le persone amate, meno che mai i bambini, soprattutto se nostri.
Magari non abbiamo avuto il tempo e ci ritroviamo a dover prendere la prima cosa che ci capita sott’occhio.
La ricerca dei regali è forse l’attività natalizia che genera più ansia e stress, come abbiamo approfondito in questo articolo.
E poi la lista di amici e parenti da andare a trovare.
Vorremmo poter dedicare il tempo alle persone care ma ci ritroviamo ad essere sballottati tra continui impegni.
È bellissimo poter condividere il pranzo o la cena di Natale in allegria, quando siamo con le persone che amiamo.
Ma cosa succede quando la nostra famiglia, o quella del nostro partner, non ci accettano?
Quando non ci sono vie di fuga per l’ennesimo immancabile interrogatorio?
Quando ci sentiamo inadeguati e in ansia nell’affrontare le aspettative della nostra famiglia.
Obbligati a rivedere parenti con cui non andiamo d’accordo, che non ci rispettano o che ci hanno fatto un torto.
O se, al contrario, tristezza e malinconia ci assalgono quando non possiamo condividere con chi vogliamo questo periodo.
Il senso di solitudine aumenta se siamo dovuti rimanere lontano, come studenti fuori sede o lavoratori emigrati.
Se un familiare sta male o abbiamo perso qualcuno, capiamo che questo periodo non sarà mai più lo stesso.
Come possiamo prevenire e affrontare ansie e stress da Natale
Ansia e depressione possono avere molte cause e, a volte è difficile individuarle e combatterle, ma in questo caso è più semplice.
L’ansia e lo stress da Natale infatti sono strettamente legati a questo periodo e scompaiono con la fine delle feste.
Ma nel frattempo possiamo fare il possibile per prevenire questi stati emotivi e affrontarli.
L’organizzazione è uno dei fattori che maggiormente ci viene in aiuto.
Creiamo liste per evitare dimenticanze dell’ultimo minuto, che sia per la spesa, una visita o per i regali.
Sapere in anticipo a chi fare il regalo e, se possibile, prenderlo con largo anticipo, anche nei mesi precedenti.
Evitiamo di spendere troppo.
Non ci angosciamo se non possiamo prendere un regalo per tutti o scegliere regali costosi.
Fare un regalo deve essere un piacere non un obbligo, a volte basta un pensiero, un biglietto scritto di cuore.
Programmiamo gli eventi sociali lasciando spazio a giorni da dedicare a noi stessi, per il nostro riposo e salute mentale.
Scegliamo da chi andare alternando i parenti nei giorni importanti e, se necessario, impariamo a dire no.
Le famiglie moderne sono grandi e non è sempre possibile accontentare tutti, accettiamolo senza forzarci, o offenderci se qualcuno manca.
Evitiamo coma alimentari e sensi di colpa alternando i cenoni a giorni di recupero, di dieta e palestra.
Non ricerchiamo la perfezione in ogni dettaglio, il Natale deve essere soprattutto un momento di serenità.
Impariamo ad accettare e accettarci e a riderci su se qualcosa va storto.
E se siamo soli e malinconici proviamo a fare del volontariato, tante associazioni hanno bisogno di una mano.
O anche fare una passeggiata nella natura, o una maratona dei nostri film preferiti possono aiutare.